L’amore non è più cieco: ha fatto il laser!

Primavera: il risveglio dei “zezi”; le candidate al nuovo reality “saranno vaiasse” si preparano sfoderando le armi più affilate; i giovani “pay-boys” si preparano ai puttan-tours e un omino solo e sconsolato passeggia distrattamente sul marciapiedi, inondato da un’abbondanza di stupenda fauna femminile che farebbe impallidire il più insaziabile porno-attore.

Livio De Magistris, un metro e un tappo di bottiglia, una pettinatura col riporto al penultimo grido (l’ultimo lo tira fuori chi lo incontra) e un sensuale paio di occhiali “a culo di bottiglia” che gli donano un’espressione in bilico tra l’intellettuale e il rincoglionito. Proprio lui, l’uomo che in ufficio è il mito tra i colleghi; pidocchioso da competizione, ha sempre una scusa pronta per non offrire il caffè; meticoloso soltanto nel controllare l’orario di ingresso e di uscita, per scappare puntuale appena arriva il momento di timbrare il cartellino. Livio: l’uomo simpatico a tutti proprio perchè scherza sui propri difetti, l’uomo che la spunta sempre su tutti, l’uomo che ti inganna con l’espressione da ebete e ti frega con l’acume dei tirchi…

Eppure Livio, nonostante il posto in banca, la “erre moscia” e l’aria da bravo “ragazzo” (sembra più il nonno del bravo ragazzo) passeggia da solo, osservando con invidia le coppie che si tengono per mano, schiattando in corpo notando i sorrisi felici delle ragazze che si stringono ai propri compagni, e magari si scambiano un bacio affettuoso, mentre questi ultimi abbozzano un’espressione di soddisfazione da veri “macho” (Vileda).

Cosa è andato storto? Eppure Livio è un tipo serio, non farebbe del male a una mosca, sa prendersi le proprie responsabilità, non appartiene alla categoria degli uomini che vogliono “divertirsi senza impegno”, insomma, (quasi) tutte le carte sembrano in regola per presentarsi a testa alta, ma qualcosa non quadra: l’amore è cieco -dicono- e tutti prima o poi trovano una chance.

Evidentemente l’amore ha iniziato a guardare: un pò come Annalisa Minetti che finito l’intervento agli occhi ha piantato in asso il proprio ragazzo subito dopo averlo visto; forse nessuna persona vuole assumersi la responsabilità di illudere un uomo che vede scorrere le lancette dell’orologio senza attendere un obiettivo; un pò come la scelta di adottare un cucciolo: va ponderato bene l’impegno che ciò comporta e le rinunce che implica.

Peccato; dopotutto Livio non morde, non sporca e non insiste per essere portato a spasso per la pipì. Può entrare in tutti i ristoranti e gli alberghi, e in aereo non ha bisogno della cuccia; è affettuoso, socievole e docile ma evidentemente, per i severi criteri dell’amore “dieci decimi” non è abbastanza.

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(dal blog “La carne e i maccheroni”, Giugno 2007)

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About Alex

..faccio il tifo per il lupo cattivo: con la nonna ho già perso troppe scommesse.
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