E’ iniziato… proprio oggi, che fortunata coincidenza; proprio nel giorno del compleanno di mia sorella… Ne parlano tutti: giornali, radio e (figuriamoci) la TV… il mitico, geniale, grottesco, squallido, imperdibile GRANDE FRATELLO.
Finalmente… non se ne poteva più di aspettare; la gente cominciava ad annoiarsi… e la noia, oggi, è veramente pericolosa: si rischia di affrontare argomenti impegnativi durante le chiacchierate; si rischia di parlare di politica, si rischia di tirare in mezzo qualche ideologia, si rischia -seriamente- di fare qualche discorso sensato.
Ma per fortuna “l’intervallo” tra l’anno scorso e l’anno corrente è finito; possiamo tornare a concentrarci su ciò che conta: le tette della prima che ho visto entrare nella casa: passando davanti la stanza di mia sorella ho visto dal TV LCD nuovo di zecca che le ho regalato due mozzarelle da almeno 3 kg l’una nascoste sotto un vestito che ne mostrava la metà… Già, se il buongiorno si vede dal mattino ci sarà pane per tanti denti affamati di intrattenimento dozzinale; ho solo ascoltato la prima frase che ha detto: “ma qui ci sono i letti matrimoniali?!?”… eh si, davvero un ottimo inizio…
Ma il grande fratello non è soltanto il fenomeno mediatico più odiato (in teoria) da tutti; piuttosto è un’autentica scialuppa di salvataggio per tante situazioni difficilmente risolvibili… ad esempio, può essere un ottimo spunto di conversazione (o meglio, distrazione) per suoceri rompicoglioni: nel momento del bisogno, quando ci si trova alle strette, basta un telecomando e un tasto “magico” per spingere l’interlocutore verso un’ipnosi veloce quanto le performances di Giucas Casella… certo, è tutto finto… ma Giucas Casella, come il grande fratello è un’invenzione della tv: come diceva il grande De Gregori, “uno zingaro è un trucco”.
Finalmente, da domani (lasciamo finire la prima puntata) potremo fare dei paragoni facili con qualche personaggio del grande fratello; in qualunque contesto; da domani possiamo distrarre la partner/il partner con discorsi assolutamente fuorvianti tipo “hai visto quella stronza/quello stronzo?” (tempo due settimane e gli stronzi verranno a galla!); così riusciremo facilmente a mostrare un moralismo mai emerso prima, salvando il popò quando si combinano affarucci che non rientrano pienamente nei canoni della moralità; ancora, possiamo distrarre i colleghi in ufficio introducendo qualche aneddoto della “casa” per avere la certezza di accendere una miccia che ci metterà un bel pò prima di spegnersi… il tempo necessario per “coprire” qualche sciocchezza o per prendere tempo necessario a fare altro… insomma, davvero, vorrei spezzare una lancia a favore del grande fratello: è un pò come il partito di Berlusconi (guarda caso); nessuno dice di averlo votato ma ha vinto le elezioni; nessuno dice di guardare il grande fratello, ma chissà perchè tutti sanno esattamente ciò che succede in quello “spettacolo” contorto dove la maniacale curiosità “da spioncino” regna sovrana.
E poi, meno male che è iniziato, eravamo stanchi di sentir parlare della sciagura che si protrae tra Israele e Palestina… basta con gli scontri tra maggioranza e opposizione… basta con ‘sta storia dell’Alitalia…
In fondo, grazie a Dio, l’Italia è un popolo di telelobotomizzati; se non fosse per queste persone, non potremmo sentirci diversi, o -permettetemi la prosopopea- migliori.
(dal blog “La carne e i maccheroni”, Gennaio 2009)