La piuma

Esistono giochi divertenti che molti non conoscono. Talmente divertenti da suscitare l’invidia di chi trascura le regole o ne ignora gli effetti, eppure sono giochi che esistono da sempre; l’unica differenza sta nei mezzi che ora grazie a Internet consentono di andare oltre, specialmente attraverso i Social Networks.

Il gioco consiste nell’esibirsi per valutare le reazioni altrui; le esibizioni poi, sono articolate secondo diversi schemi; l’approccio timido da un lato, attraverso una pseudo-simpatia poco credibile e molto mirata, nella quale, attraverso sottili allusioni, si cerca di colpire l’attenzione di una persona passando per molti (o tutti). Da un altro lato, invece, l’approccio esplicito, quello che, nell’assurdo meccanismo dell’auto-convinzione, trasforma un comune mortale in una sorta di vip della Domenica, con quattro click di mouse.

Nonostante i discutibili risultati, cerco sempre di mantenermi neutrale sulle differenze tra uomini e donne, ma stavolta no, stavolta l’ago della bilancia si sposta sul piatto delle femminucce; probabilmente perchè spesso, nei rapporti dal vivo la discrezione femminile compensa la sfacciataggine maschile, e in questo caso si ristabiliscono gli equilibri, ma la regola ovviamente non si applica a tutte.

L’importante è apparire.

La sfacciataggine è un dono; qualche illuso idiota crede ancora che si tratta di un difetto, e invece ai tempi d’oggi è un autentico regalo di madre Natura, specialmente se coltivato dall’educazione familiare. Lo ammetto senza problemi: purtroppo questo dono mi manca; i successi della mia vita li devo ad altro, i fallimenti a questo.

Ma l’importante è apparire, mostrarsi, integrarsi con un contesto dove la noia derivata dal benessere regna sovrana, e guai a stuzzicare i protagonisti di questo “gioco”; anche sotto le più atroci torture continuerebbero a sostenere che si tratta di uno scherzo innocente, appunto; un gioco che “se produce altri risultati ben venga”, così la casualità e l’intenzionalità vanno a farsi fottere tenendosi a braccetto. E qualcuno addirittura ci crede.

Ora l’aspetto più interessante: le protagoniste di questo gioco hanno un’età tutt’altro che tenera; sia ben chiaro, anche le ragazzine spesso si lasciano sedurre dal fascino della pseudo-celebrità a portata di mouse, ma le più accanite superano abbondantemente la soglia dei 35; basta una macchina fotografica digitale, o un cellulare di ultima generazione, ed ecco pronto il book. E che book: pose degne di dive hollywoodiane, spesso che lasciano poco spazio all’immaginazione, pubblicate di continuo sui social networks e commentate con parole sgrammaticate da maschi arrapati che per una mezz’oretta di “gloria fallica” (spesso simulata) hanno rinunciato senza scrupoli a ogni forma di dignità e orgoglio, nonostante il fatto che puntualmente oltre alle parole NON seguono fatti (almeno non attraverso questi mezzi); infatti il contenuto spesso contiene una proposta sessuale o la descrizione di uno scenario dove si mette in pratica qualche fantasia. E i pesci, anzi, i piranhas abboccano appena si getta l’amo, pronti a rispondere a raffica, senza badare alla banalità di ciò che scrivono: ci cascano subito, con reazioni impulsive tali da annebbiare la mente, dimenticando che qualsiasi iniziativa non porterà nessun risultato. Intanto, risultato o no, l’istinto sessuale spesso incontrollato fa iniziare la solita agguerrita contesa virtuale verso una donna residente in un server, e questa “caccia” seguita dalla raffica di consensi rappresenta il “feedback” che dimostra il funzionamento del gioco, quindi, si va avanti e si continua rincarando la dose: i contatti sul social network aumentano in modo esponenziale, e nonostante la tristezza del contesto, ci si diverte così.

Gli uomini sono, per definizione, bastardi, sporchi e cattivi: la realtà invece è che gli uomini sono fessi, e se non fosse per la loro stupidità questo gioco non avrebbe funzionato; spesso non riescono a resistere di fronte alle tentazioni, e finiscono con l’ubriacarsi di banalità per poi tornare sobri scoprendo l’etichetta di porci o smidollati.

“…poeta d’ombre e di botte, tra ubriachi mignotte e umanità in calore…” (Ululallaluna/Negrita)

Una volta, una donna mi disse “voi uomini sottovalutate il potere che ha un pelo di CIUCIA” (dove, per chi non lo sapesse, si intende per “CIUCIA” l’organo genitale femminile); la stessa donna sosteneva che “bisogna lasciarla annusare; guardare e non toccare”. Per evitare di iniziare una discussione sterile, alimentata da luoghi comuni e leggende metropolitane (nella quale l’unica priorità consisteva nel difendere le donne ad ogni costo, anche di fronte agli sbagli più palesi) ho evitato di rispondere, ma in realtà avrei dovuto controbattere ricordandole l’altrettanto potere sottovalutato che ha una piuma d’uccello.

logo_carne

(dal blog “La carne e i maccheroni”, Agosto 2010)

avatar

About Alex

..faccio il tifo per il lupo cattivo: con la nonna ho già perso troppe scommesse.
This entry was posted in La carne e i maccheroni. Bookmark the permalink.