“Come creare un perfetto leccaculo”. Istruzioni for dummies.
Scegliete con cura il vostro idiota. Sceglietelo bene, e seguite i consigli riportati di seguito: se avete qualche perplessitá in merito a questa scelta fondamentale, la breve guida che state leggendo può rivelarsi molto utile.
Prendetelo represso, magari con un matrimonio che equivale a un ergastolo, magari con una suocera che svolge egregiamente le mansioni di guardia carceraria, magari poco attraente per un’eventuale relazione extra coniugale, o talmente ripugnante da non avere manco una relazione (quelli sono i migliori). Su quest’ultimo punto, suggerisco di fare attenzione all’aspetto fisico: bisogna tenerlo lontano dalle distrazioni, e bisogna impedire a tutti i costi che possa in qualche modo inseguire istinti o desideri di accoppiamento. La scelta migliore corrisponde a un asessuato, ma qui, davvero, puntiamo sull’utopia.
Oppure, se proprio non si trova un “fuoriclasse” del genere, prendetene un altro, che ha confuso la gioia dei figli con la catena del cane, un letto caldo d’amore con il forno a microonde, i doveri familiari con i lavori forzati, o che ha dovuto accettare un bel paio di corna (e forse piú) pur di non sentirsi inferiore agli altri.
Prendetelo insicuro: quanto più è incapace, complessato, frustrato, meglio è; maggiore è la sua inutilitá, sociale, sentimentale, lavorativa, maggiore è la probabilitá che avete trovato il collaboratore perfetto. E lasciate perdere i titoli di studio, il curriculum, le esperienze: meno roba c’è, meglio è; chi ha faticato per ottenere qualcosa si aspetta un riscontro, o peggio, un “recupero” in funzione dei sacrifici che ha dovuto affrontare… e rischia di diventare un problema.
Comunque, se ne trovate uno che rientra in tutte queste casistiche… cazzo… presentatemi ‘sto fenomeno che voglio vedere come è fatto! (…la fortuna aiuta gli audaci… ma questo è davvero un caso da studio!)
Ora che l’avete identificato… Illudetelo in qualche modo: lasciategli credere che ha nelle sue mani un pezzo di potere o una qualche carica di responsabilitá. E se non esiste, inventatela: preferibilmente aggiungete la parola “capo” prima del titolo che avete pensato: il fascino del potere, anche se quest’ultimo è irrisorio, lo subiscono tutti, c’è poco da fare. Specie quelli che non conoscono il trucco.
Un altro punto fondamentale: coinvolgetelo in tutto ció che fate. Avrete due vantaggi: il primo consiste nel trasmettere un senso di partecipazione al malcapitato: vedrete che in poco tempo inizierá ad auto-esaltarsi con le ovvietá motivazionali tanto usate nelle grandi aziende, e proverá a convincere tutti sull’idea della “squadra vincente” con un tormentone asfissiante e ignorando le sfanculate che attirerá a sè come una calamita. Il secondo vantaggio consiste nel fatto che forse potrebbe anche imparare qualcosa, e sembrare (un pò) meno idiota agli occhi degli altri. E questo è un bene, perchè la vostra reputazione potrebbe risentire del fatto che avete incoraggiato un idiota; in questo modo l’idiota sembrerá un pò meno idiota, e voi perderete qualche punto in meno agli occhi degli altri.
Ancora: abusate dei neologismi, specie in lingua inglese. I tempi dell’avvocato Azzeccagarbugli che tentava di confondere Renzo Tramaglino sono finiti, il latino è una lingua morta, ed è stata sepolta dall’inglese. Basta un semplice slang anche poco ricercato per fare effetto. Vedrete che il vostro idiota, per emularvi, ripeterá come un pappagallo tutto ciò che dite, specialmente nei frequenti casi in cui non ha capito il significato. Inoltre penserá che certe cose le avete imparate ai corsi per manager (poco importa se non avete capito nemmeno cosa avete detto, e magari l’avete sentito in tv da Lele Mora); in previsione della sua futura o imminente ascesa, ripeterá qualunque stronzata che dite. Potete anche sfruttarlo come cavia per capire se effettivamente avete detto una stronzata o meno: se fosse cosí, lasciate a lui la brutta figura; in caso contrario, ricordatgli di fare tesoro dei vostri insgnamenti (e aumenterá anche la sua ammirazione nei vostri riguardi). Un efficacissimo copia/incolla, con una formidabile semplicitá: metodo “listen and repeat”, appunto, e vi troverete un automa a vostra immagine (…) e -speriamo di no- somiglianza. Se poi, l’inglese proprio non vi garba… ripiegate su qualche ovvietà di Fabio Volo. Funziona.
Ricordate inoltre che ogni riconoscimento che riceverá un idiota sará sicuramente più apprezzato rispetto al giusto tributo che merita chi sa fare bene il proprio mestiere… eppure non ci vuole molto a capire: un buono a nulla non si aspetta nulla; chi è bravo nel proprio mestiere sa che l’impegno di qualitá va premiato; o almeno, così dice il “manuale”. E qua arriva la sorpresa: cosa succede se l’idiota viene incentivato a discapito della persona in gamba?
La persona capace si incazzerá un poco… forse anche un pò di piú… ma in compenso avete guadagnato un leccaculo più fedele di un cane randagio salvato da morte certa, proprio perchè l’idiota non si aspetta una tale fiducia: avete “comprato” tutta la sua devozione a un prezzo stracciato. Molto meno di quanto avreste dovuto “spendere” per guadagnare la fiducia della persona in gamba, senza contare il fatto che avete stroncato sul nascere il potenziale rischio che la persona capace potrebbe emergere in qualche modo, o addirittura -se ambiziosa e astuta- potrebbe mettervi in cattiva luce… nei casi peggiori, perfino scavalcarvi… Se ció dovesse accadere, ahimè, avete fallito miseramente. E senza offesa, lasciatemi dire che forse siete stati più idioti dell’idiota… e non è impresa da poco, specie se lo avete scelto in base ai criteri suggeriti all’inizio.
E se l’idiota, col vostro aiuto, riuscisse a “scavalcare” gerarchicamente la persona capace, si ottiene il top: l’idiota si fará carico dei successi che ottiene la persona in gamba. En plein: l’idiota potrá anche vendersi in giro il fatto di essere diventato bravo, e nessuno potrá contestare la vostra scelta per aver messo quest’ultimo su un posto di comando, rilevante o meno che sia.
Una volta partita la “macchina” però dovete fare attenzione: è vero che ormai potete campare di rendita sul lavoro altrui; è altresí vero che il vostro idiota addomesticato ormai gestirá tutto al vostro posto, e soprattutto, è anche vero che non troverete più problemi, ma solo soluzioni, grazie all’inesauribile spirito di sacrificio che avete coltivato con meticolosa cura sul vostro invertebrato. Ma per quanto i germogli siano diventate radici, non dimenticate mai di innaffiare periodicamente il vostro vegetale: non dimenticate mai che l’idiota leccaculo fa comodo anche ai vostri avversari, e non è una vostra proprietá esclusiva. “Foraggiate” continuamente il vostro idiota e rendetelo dipendente dalla vostra persona, fatelo sentire sempre al primo posto, altrimenti qualcuno potrebbe soffiarvelo. Detta cosí potrebbe sembrare una stuazione al limite del ricatto… ma in realtá si tratta pur sempre di un investimento che si ripaga con la vostra quiete e la totale estraneitá da tutti gli oneri, senza però rinunciare agli onori.
Se siete riusciti in questa impresa, guardatevi allo specchio e fatevi i complimenti; avete regalato al mondo qualcosa di inutile, ma allo stesso tempo potrete affermare si aver migliorato il (vostro) mondo, e avete finalmente dato vita a una creatura mitologica: mezza leccaculo e mezza incapace; qualcosa che sicuramente è riuscita meglio di Frankenstein, anche se forse puzza di piú, anche se fa più schifo ed è piú viscida… ma siatene orgogliosi:
…è tutta opera vostra, ed è tutta farina del vostro sacchetto indifferenziato.